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A volte, la propria disciplina non basta: John Surtees e la sua predisposizione alla vittoria

  • Immagine del redattore: Un appassionato qualunque
    Un appassionato qualunque
  • 8 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Al giorno d'oggi, passare dalla monoposto di Formula 1 alla MotoGP, sarebbe impensabile. Basti pensare solo a come si troverebbe un pilota del Motomondiale a girare insieme a Lewis Hamilton cercando di ricordare tutti i pulsanti del volante. Impossibile. Poi sì, certo, Valentino Rossi ha girato con la Mercedes del britannico ma credetemi che a 330 km/h diventa difficile anche ricordare solo il pulsante per il team-radio se non si è abituati a usarlo.

Questo ai nostri tempi, ma in passato non sono stati pochi i piloti che sono passati, allegramente e senza troppi problemi, dalle 2 alle 4 ruote e viceversa.

Meno elettronica e più "manico" verrebbe da pensare e sono d'accordo con voi ma bisogna mettere anche in conto che una volta era meno difficile fare qualsiasi cosa e quindi le possibilità erano più facili da agguantare.

I piloti che ci sono riusciti più conosciuti sono:

1. Alberto Ascari

2. Giacomo Agostini

3. John Surtees

4. Mike Hailwood

6. Tazio Nuvolari

Questi 6 piloti sono quelli che hanno lasciato più il segno, portando ad altissimi livelli la loro guida sia nell'una che nell'altra disciplina.

Senz'ombra di dubbio, però, il vero maestro in quest'arte magica, oserei dire, è il pluricampione britannico John Surtees.

Il britannico, nato a Tatsfield nel '34, partì dalle 2 ruote, nel 1952, in sella ad una Norton. Fu l'unica gara fino al 1955, dove si presentò in sella ad una NSU. In quell'anno agguantò la prima vittoria in classe 250. MV Augusta lo ingaggiò, nel 1956, come pilota ufficiale, dandogli una moto competitiva che lo portò a vincere 7 titoli mondiali tra classe 350cc e 500cc.

Direi che potremmo fermarci qui per spiegare l'abilità di questo uomo ma lui decise di far scrivere ancora di sé, passando in Formula 1, nel 1960, con la Lotus. Subito fece capire di essere in grado di gestire anche il doppio delle ruote a cui era abituato andando a concludere con un 2° posto a Silverstone.

Per arrivare alla prima vittoria bisogna aspettare il 1963, con la SEFAC di Enzo Ferrari, in Germania, e per il primo titolo su 4 ruote bisogna solo attendere l'anno dopo.

In 13 anni con le monoposto conquistò 6 vittorie e 24 podi.

John Surtees ora riposa a Lingfield, accanto a suo figlio Henry, morto durante gara di Formula 2 a cui partecipava nel 2009, colpito da uno pneumatico staccatosi da un'altra monoposto.

John muore nel 2017 al Georges Hospital di Londra.

Il pilota più polivalente di cui sentirete parlare è lui. JS. Abile in moto quanto in macchina e l'unico a vincere almeno un mondiale in tutte e due le discipline.


コメント


Image by Harley-Davidson

Mi piacciono i motori e mi piace dire quello che penso.

Sono un ragazzo di 24 anni e ho questa voglia di dire sempre quello che penso, molto schiettamente. Poi ho anche una passione motoristica molto forte. Infine, ho deciso di mettere insieme queste due cose.

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