La Williams non si merita questi posti in griglia
- Un appassionato qualunque
- 17 apr 2020
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Cosa sta succedendo a questa storica scuderia? Come mai si trova sempre nelle retrovie? Mancanza di budget? Personale poco professionale? Su quest'ultima domanda si potrebbe rispondere molto facilmente dato che l'anno scorso è stato licenziato Paddy Lowe, capotecnico Williams con il quale hanno avuto a che fare già dall'87 (responsabile elettronica) fino al 1993, quando passò alla McLaren. Ma non si può attribuire questo sfacelo ad una sola persona, soprattutto se questa crisi va avanti dal 2016, quando c'erano Bottas e Massa a provare a tenere alto il valore di questo nome.

Nel 2012, Sir Frank Williams, annunciò il ritiro dalla dirigenza lasciando strada libera alla figlia Claire, la quale prese le redini e fece "volare" la macchina. Conclusero il campionato con ben 71 punti in più rispetto alla stagione precedente. Di buon auspicio, vien da pensare, se non che l'anno successivo, la scuderia chiude il campionato con appena 5 punti. Nessuna squadra ha mai avuto questo andamento così altalenante. Dopo due anni come terza forza in campo, la salita si fa sempre più ripida, arrivando fino ai giorni nostri. Per tutti quelli che amano questo sport, credo di poter trovare appoggio nel loro cuore quando dico che viene un buco allo stomaco a vedere questi numeri indecorosi quando si parla di una scuderia così blasonata. La Williams non si merita quelle posizioni in griglia. Non dopo aver passato gli anni '90 a vincere gare e campionati con Hill, Villenueve, Prost e Mansell. Nomi che fanno accapponare la pelle a chi questo sport lo conosce un minimo. Credo di poter parlare per tutti quando dico che la Williams serve ai vertici di questo sport e che rivederla lì, a lottare per il podio, come ai bei vecchi tempi, farebbe emozionare ogni amante di questo sport.

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