Welkom 2004: la sfida più bella
- Un appassionato qualunque
- 18 apr 2020
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Sudafrica. 18 aprile 2004. Rossi si appresta a cominciare una nuova sfida con la Yamaha, una moto non competitiva fino all'anno prima e arrivati a quel momento nessuno sapeva cosa sarebbe successo in quella stagione. Biaggi in sella alla Honda pronto a dare battaglia per cercare di fermare il dominio valentiniano che durava dal 2001.
Si preavvisa una gara combattutissima vista la pole di Valentino, una pole insperata che però, si rivelerà solo il primo dei tanti tasselli per costruire il suo cammino verso il suo primo titolo mondiale in Yamaha.
Si parte e subito i primi tre fanno la differenza sugli altri, con sorpassi bellissimi e ai limiti delle moto. Gibernau, Rossi e Biaggi. Da soli in mezzo al deserto a far tremare la sabbia con i 6 cilindri di queste bestie.
Sorpassi e controsorpassi portano alla fuga dei due italiani i quali non se le mandano a dire. Ruote sulla terra e sportellate da bar li fanno girare comunque su tempi velocissimi per tutti i 28 giri. 118,776 km nei quali il miglior tempo viene strappato all'ultima tornata da Max Biaggi. Giusto per farvi capire quanto andavano forte, il signor Sete Gibernau, non uno che di moto non ne ha mai guidate, è arrivato a più di 7 secondi dalla coppia scalpitante lì davanti. E giusto per rimarcare il fatto che non ce n'era per nessuno, il 4° classificato, concluse la gara a ben 18 secondi.

La gara si conclude con un inaspettato primo posto di Rossi davanti a Biaggi. Valentino riporta la Yamaha ai vertici con una prova strabiliante e la tiene lì per tutta la stagione, se non per due RIT che compaiono in classifica finale per lui. Secondo concluderà Gibernau, seguito da Biaggi.
Una gara senza uguali che rimarrà nella storia di questo sport che ci da una una delle immagini più belle del Motomondiale e della rivalità tra i due italiani. La stretta di mano subito dopo aver passato il traguardo.
I tifosi del romano e del tauvulliese, in quel momento, si sono riappacificati, anche se solo per un un po', perché le vere rivalità hanno sempre un momento di pace, per poi prendersi a sportellate nella gara successiva.
Ma questa stretta di mano vale molto di più. È la stretta di mano tra due piloti che si contendono i tifosi di questo sport da anni. Questi due non si sono mai tirati indietro a dichiarazione scomode, arrivando addirittura alle mani al GP di Barcellona del 2001 ma qui, su questa pista, hanno tirato fuori tutta la loro rivalità e il rispetto reciproco e
quando la gara finì, si resero conto di aver fatto qualcosa di magico.

Ecco a voi gli ultimi giri della gara con gli urli di Meda, la stretta di mano e lo storico bacio al cupolino, come per dichiarare amore vero alla nuova moto.
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